Le chiese

Chiesa Santa Maria della Fede Chiesa Santa Maria della Fede

Chiesa Santa Maria della Fede Chiesa Santa Maria della Fede

Santa Maria della Fede

Da alcune note storiche che risalgono al XVIII secolo ed in possesso della ormai estinta famiglia Pacetti, si dice testualmente:
“Fuori del Paese, a ponente vi è una Chiesa detta Madonna della Fede in distanza un miglio circa e mezzo, la cui nomenclatura ci feshmamaput.com fa capire che ivi i Fermani ed Ascolani tra loro nemici, formassero la pace, nel darsi tra loro la mano in segno della data fede ed ora osservansi ancora due mani congiunte sopra l’altare della S.S. Vergine miracolosissima verso cui il paese mostra singolare evozione.
Ivi era l’immagine della S. Vergine dipinta sul muro in un nicchio ed in vista di tale accaduto fu eretto il Tempio successivamente come risulta dalla licenza concessa alla Comunità del Vescovo di Fermo nell’anno 1421 e di ciò osservasi una lapide ove è scolpito in rilievo lo stemma della Comunità….”
Chiesa di Santa Maria della FedeQuesta fonte storica ci attesta l’antichità della costruzione e l’importanza del fatto storico avvenuto nei pressi. Si aggiunga inoltre una antichissima tradizione locale che narra di un fatto miracoloso dell’attuale Chiesa, quando sul luogo vi era un’edicola di campagna con un affresco in cui era raffigurata la Vergine che oggi troviamo sopra l’altare.
Dice dunque la tradizione che alcuni bambini giocando vicino a questa edicola, per errore, scagliarono sassi che colpirono l’immagine della Vergine sul volto. Si notò subito un livido ed a quella vista gli stessi bambini rimasero atterriti e si inginocchiarono per domandare perdono dell’errore commesso. Ancora oggi si nota quella specie di macchia.
Questo fatto se non storicamente provato fu ed è motivo di devozione per la Madonna la cui immagine è venerata in questa Chiesa.
Molto più verosimilmente la Chiesa sorse per esaudire un voto fatto alla Madonna da parte della popolazione montefiorana, perché liberata da una grave pestilenza che l’aveva falcidiata.
Ecco perché, come vedremo in seguito, questa Chiesa era tenuta in grande considerazione non solo dalla gente, ma anche dalle autorità locali.
Gli stessi statuti del Comune di Montefiore, stampati nel 1569, sono molto espliciti nel descrivere la festa che il giorno dell’Ascensione doveva essere fatta presso questa Chiesa rurale.
Tutte le autorità del Paese: il Podestà, i Priori, i Salariati dovevano recarsi in processione verso S. Maria della Fede e qui dovevano tutti assistere ai riti sacri e quindi sempre processionalmente tornare in Paese. Per i trasgressori e negligenti erano addirittura previste delle multe molto pesanti.
La Chiesa attualmente ben conservata e saggiamente restaurata per il fermo volere dell’ultimo parroco don Giovanni Viozzi, è una costruzione di origine quattrocentesca, non grande, con entrata ad est e con una piccola abside ad ovest, mentre due piccole cappelle laterali danno all’interno la forma della croce latina.
Al centro si eleva una consistente cupola, che dà a tutto il complesso una certa eleganza di stile.
Dal cinquecento in poi questo edificio ebbe una certa importanza, legato com’era al Comune essendone diretta proprietà.
Solo ai primi anni del 1800 divenne sede di Parrocchia, e di questo abbiamo documenti ben precisi : il Papa Pio VII con la bolla dell’8 marzo 1816 ordinò l’istituzione della Parrocchia ; le pratiche durarono comunque qualche anno, poiché si trattava di edificio appartenente al Comune ed ecco quindi il Gonfaloniere ( a quei tempi, nello Stato Pontificio, così veniva chiamato il Sindaco ) Domenico Pacetti radunato il Consiglio Comunale il 25 luglio 1818 concede l’uso della Chiesa per la istituenda Parrocchia, dando anche la possibilità di erigere una casa parrocchiale.
L’Arcivescovo di Fermo nominò il primo sacerdote che prese possesso della parrocchia il 24 marzo 1821. Sappiamo anche che vennero annessi alla nuova parrocchia tutti i benefici ( terreni, beni mobili e immobili ) appartenenti alla antichissima Chiesa esistente in Paese e dedicata a S. Vitale. Di questa possiamo ammirare una parte della facciata ed il portale, che si trovano al termine della scalinata che da Piazza della Repubblica conduce verso il Belvedere, via Cavour.
La Parrocchia di S. Maria della Fede è stata in funzione per 165 anni, fino all’ottobre del 1986, quando in una ristrutturazione generale di tutte le istituzioni parrocchiali diocesane è stata unita a quella di S. Lucia.
E’ in possesso della chiesa, oltre allo stupendo affresco raffigurante la Madonna, due angeli ed in basso il committente, possiede anche una reliquia di grande importanza, ma da i più dimenticata. Si tratta di una spina della corona messa sulla testa di Gesù durante la passione e morte. Nella stessa teca contenente l’insigne oggetto, viene conservato anche un pezzettino della colonna a cui Gesù fù legato per poi essere flagellato.
Non si tratta di oggetti la cui veridicità possa essere messa in dubbio : esiste infatti un attestato formale rilasciato dal Cardinale Filippo De Angelis arcivescovo di Fermo, al momento della ricognizione avvenuta il 3 dicembre 1846.
Fra le Chiese fuori dal centro urbano questa è quella di maggior nomea e di più profonda partecipazione di fedeli, a riprova di quanto abbia potuto testimoniare nei secoli la ‘fidelitas’ dell’appellativo di S. Maria. Rimane comunque anche se non più Parrocchia, un centro sempre vivo di culto e devozione alla Vergine.